Come preparare lo zaino per una escursione in montagna

Quante volte vi siete trovati la sera prima di una partenza, per un trekking di uno o più giorni, a chiedervi come preparare lo zaino per una escursione?
Il web è piano di elenchi di materiale da portare, tutti diversi. Si, perché ogni uscita ha le sue esigenze! Le condizioni meteo, la lunghezza del trekking, l’ambiente in cui si svolge influenzano molto “la lista materiale da portare”. Quindi, l’unica cosa importante, è imparare il giusto metodo di analisi per preparaci al meglio ad ogni uscita.
Porta solo l’indispensabile! 
Questo è il concetto base, ed è la parte “filosofica” del preparare lo zaino che mi piace di più. Siamo abituati a vivere con mille comodità e, facendo lo zaino, ci rendiamo conto che non possiamo portare tutto con noi. Quando pensi che ogni grammo di ogni oggetto che scegli di mettere nello zaino dovrai portarlo sulle spalle a lungo allora viene spontanea la domanda: “mi serve davvero?”

Come preparare lo zaino per una escursione giornaliera

Per una escursione giornaliera il materiale fondamentale da portare non è molto: tutto ciò che decidete di portare in più sono comodità extra, che a volte ci si può anche concedere in escursioni non particolarmente impegnative e di un solo giorno.
Acqua: è sicuramente fondamentale io normalmente ne porto sempre 1,5 litri (in ogni caso, è meglio avere mezzo litro in più piuttosto che mezzo in meno).
Maglia di ricambio: ho notato, dalle persone che hanno fatto escursioni con me, che viene spesso sottovalutata l’importanza di avere con se una maglia di ricambio. Camminando si suda e, quando ci si ferma in vetta, non è per nulla confortevole e salutare restare esposti al vento e al freddo con una maglia completamente bagnata.
Giacca impermeabile: le escursioni andrebbero sempre pianificate in modo da poter fare rientro a valle nel primo pomeriggio. E’ cosa nota a tutti che, normalmente, l’instabilità in montagna nel pomeriggio aumenta e bisogna quindi aspettarsi possibili rovesci. Tranne nel caso di escursioni brevi in giornate con condizioni meteo perfette e con rientro a valle previsto per la tarda mattinata una giacca impermeabile va sempre portata nello zaino.
Piumino: oltre ai normali vestiti che si è scelto di indossare per il trekking (variabili quindi in base alla stagione) è bene avere sempre, sia in estate che in inverno, un piumino extra. Non è così raro farsi sorprendere da condizioni meteo molto più fredde di quello che si può pensare. In caso di sosta prolungata in quota a maggior ragione diventa fondamentale.
Materiale di primo soccorso: non serve molto, ma avere un po’ di disinfettante, una garza, e un rotolo di nastro (meglio il nastro dei cerotti, si adatta meglio ad ogni ferita) è d’obbligo. Nella grande maggioranza dei casi non ci troveremo mai ad usarlo ma, quelle rare volte in cui ci capiterà di farci anche solo qualche piccolo taglio rimpiangeremo il fatto di non averlo portato. Utile anche avere sempre con se una pinzetta per rimuovere le zecche, sempre più diffuse.
Torcia frontale: io personalmente non la tolgo mai dallo zaino. L’imprevisto in una escursione può sempre capitare, e non è così raro il trovarsi ancora sulla strada del ritorno quando ormai si fa buio in una escursione che avevamo pianificato di finire molto prima.
Per quanto riguarda il cibo da portare e l’abbigliamento da indossare non c’è uno standard e va scelto con cura in base ad ogni escursione.

Come fare lo zaino per un trekking di più giorni

Per un trekking di più giorni senza dubbio il peso da portare è decisamente maggiore, a meno che non lo si pianifichi dormendo e mangiando nei rifugi.
Acqua: non in tutti i posti l’approvvigionamento giornaliero d’acqua è così semplice. Prima di partire per un trekking di più giorni bisogna quindi informarsi bene su tutte le fonti d’acqua. Nel caso non ce ne fossero (a me è capitato spesso) bisogna portare almeno 1,5 litri per bere per ogni giornata di cammino (come per le escursioni giornaliere) e, in aggiunta, vanno portati gli eventuali litri necessari per cucinare (colazione e pranzi/cene che necessitino di acqua, come i risotti in busta).
Maglia di ricambio: anche qui vale la stessa regola delle escursioni giornaliere: una maglia asciutta nello zaino bisogna sempre averla. Non portatevi una maglia per ogni giorno, ne bastano sempre solo due! Mentre una si asciuga appesa allo zaino avrete l’altra indossata.
Giacca impermeabile: va assolutamente sempre portata.
Piumino: va assolutamente sempre portato.
Materiale di primo soccorso: rispetto al materiale che si porta per una escursione giornaliera in questo caso è bene portare qualche medicinale che sapete di potervi trovare ad usare normalmente (mal di testa, febbre, raffreddore, ecc)
Vestiario da bivacco: restando all’aperto più giorni, è bene avere sempre un paio di pantaloni comodi, una maglia, e una felpa da usare in bivacco / tenda / rifugio. Torneranno particolarmente utili nei casi di pioggia: una volta finita la camminata e arrivati al luogo scelto per dormire la sera sarà fondamentale indossare dei vestiti asciutti e puliti. Oltre a questo personalmente ritengo utilissime un paio di infradito: pesano poco, e dopo aver portato gli scarponi tutto il giorno è una liberazione tenere i piedi liberi!
Igiene personale: non serve molto, ma quantomeno spazzolino, dentifricio, asciugamano piccolo e salviette umidificate bisogna portarli. Se poi si dorme in un rifugio in cui si ha il lusso di potersi fare una doccia allora si può portare delle monodose di sapone per lavarsi. Tornano sempre comodi anche dei fazzoletti di carta e un rotolo di carta igienica.
Cibo: se non mangiate in rifugio, per il cibo dovrete cercare delle combinazioni varie e il più accettabile possibile di scatolette e risotti/minestre in busta, visto che sono tra le poche cose che possono resistere molti giorni all’aperto senza un frigorifero. Dimenticatevi la pasta, a cui noi italiani siamo tanto affezionati: serve troppa acqua per prepararla e per farla bollire ci vogliono ore! Molto meglio i risotti in busta e le minestre appunto: sono veloci da preparare, non richiedono molta acqua, e se scelte bene non sono nemmeno così male! Anche frutta secca e cioccolata vanno benissimo: pesano poco e danno molta energia.
Fornelletto-coltellino-accendino: se non mangiate in rifugio per forza vi serviranno. Altrimenti, anche mangiando in rifugio, io ho comunque l’abitudine di portare coltellino e accendino.
Cordino-filo: anche questo torna sempre utile per gli usi più vari, come creare uno stendibiancheria improvvisato o per fissare cose allo zaino.
Sacco a pelo-materassino-tenda: Se dormite in tenda, vanno portati tutti e tre (calcolate quindi 4kg di peso solo per questi). In rifugio vi basterà invece un semplice saccolenzuolo. In bivacco vi basterà sacco a pelo e materassino.
Questo è tutto quello che io reputo fondamentale.
In ogni caso, ribadisco, la “lista zaino” va fatta ad ogni escursione riflettendo bene su tutte le variabili che possono esserci.

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